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Peter Singer (filosofo), animalismo e rievocazioni AktionT4

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di Sara Palazzotti | 5 Giugno 2015


Lo dicevo che dietro le ideologia naturiste, animaliste, ecologiste, si celano i princìpi che mossero il nazismo (vedi qui il nazismo è idea naturale ecologista).

L’ho scritto spesso in giro e su Facebook, e ho scritto spesso lì che ero preoccupata per la ricostituzione di un “terreno di cultura” simil nazista, mai realmente estinto proprio perché è nella natura medesima. E mi pare importante raccogliere certe cosiderazione anche qui, malgrado la spossante tristezza, perché sentite un po’ cosa succede.

Un filosofo, Peter Singer, docente di Etica all’Università di Princeton, antispecista, sostenitore della parità di diritti tra esseri umani e animali, ha affermato:

«Se un bambino nasce con una massiccia emorragia cerebrale significa che resterà così gravemente disabile che in caso di sopravvivenza non sarà mai in grado nemmeno di riconoscere sua madre, non sarà in grado di interagire con nessun altro essere umano, se ne starà semplicemente sdraiato lì sul letto e potrà essere nutrito, ma questo è quel che avverrà, i dottori staccheranno il respiratore che tiene in vita il bambino. Non so se essi siano influenzati dalla necessità di ridurre i costi. Probabilmente sono influenzati semplicemente dal fatto che per i genitori quello sarà un fardello terribile, e per il figlio non ci sarà alcuna qualità della vita. Quindi stiamo già compiendo dei passi che portano alla terminazione consapevole e intenzionale della vita dei bambini gravemente disabili» – fonte articolotre.com.

“La maggioranza delle persone – rimarca Singer – direbbe che è abbastanza ragionevole: non voglio che il premio della mia assicurazione sanitaria sia più alto per consentire a bambini che non potranno godere di alcuna qualità della vita di essere sottoposti a cure costose”. – fonte vnews24.it

Io non sono fissata con il mantenimento in vita anche in condizioni di coma, o simili, non sono un’estremista, ma ragionare in questo modo sistematico significa essere estremisti e cinici per il senso inverso e riportare alla luce gli stessi princìpi che animarono il nazismo e il loro conduttore, Hitler (per la cronaca, anche lui ecologista, naturista, animalista, vegetariano, diremmo darwinista).

Proprio ieri ho scritto sulla mia bacheca quanto mi inquieti l’insensibilità e il cinismo dei vegetariani, e oggi leggo l’inquietante notizia delle dichiarazioni di Peter Singer. La situazione è grave, e molto pericolosa, come ho detto spesso, si intravedono le basi per un “terreno di cultura” anticipatorio di orrendi accadimenti.

Peter Singer è un filosofo, insegnante di etica, presso una prestigiosa università. E’ preoccupante che suggerisca soluzioni per una crisi economica, che oltretutto non ha niente di spontaneo, ma è costruita a tavolino, che ricorda molto il progetto Aktion T4 dei nazisti.

Cominciamo a preoccuparci seriamente, e ricordiamo che la pratica della filosofia NON garantisce in alcun modo che non si verifichino ancora le stesse tragedie del passato che, ricordiamolo, sono state sempre supportate da ideologie filosofiche. E, peraltro, lo stesso Peter Singer nota che comunque la politica di contenimento dei costi nella sanità è già indicativa di un andamento nel verso da lui consigliato.

Un particolare molto importante sulle origini del filosofo Peter Singer:

Singer è nato a Melbourne da una famiglia di ebrei viennesi scappati durante la seconda guerra mondiale. Fonte wikipedia

Evviva la Gaia Scienza e il contenimento dei costi, direbbe Nietzsche (precursore del nazismo).

Bibliografia

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