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Quando l’Eternit (amianto cemento) era un prodotto ecologico

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di Sara Palazzotti | 4 Luglio 2015


Da qualche tempo è partita la caccia al tetto di cemento amianto, giustamente, visto che le fibre di amianto, contenute nelle lastre commercializzate dalla ditta produttrice Eternit, sono state riconosciute come potenziale causa di danni alla salute.

C’E’ QUALCOSA DI MOLTO STRANO NELLA VICENDA ETERNIT

Prima cosa, perché al lancio di allarme sono seguite le speculazioni delle “ecomafie”, speculazioni di profitto e intrallazzi contabili per accedere alle quote dei contributi, che sono collegate alle procedure di trattamenti e bonifiche, burocratizzate dallo Stato, che rendono le operazioni molto costose (ne abbiamo già parlato in altro post).

La cosa più strana è che i benefattori/cacciatori, che vogliono giustamente ripulire l’ambiente, non vanno a chiedere conto a chi ha prodotto l’inquinamento, ma colpevolizzano le vittime di Eternit.

Infatti, i costi dei danni per scarsa durata e per la bonifica sono caricati sugli acquirenti/consumatori o su enti pubblici (cioè sempre a carico dei cittadini), mentre gli amministratori, i venditori, gli azionisti della ditta Eternit continuano a godersi indisturbati i profitti delle loro vendite e restano del tutto deresponsabilizzati per l’inquinamento che loro hanno causato, producendo e commercializzando prodotti in cemento amianto, anche quando loro già sapevano della dannosità del prodotto.

PUBBLICITA’ ETERNIT, CEMENTO AMIANTO: RESISTENTE, DURATURO, ECONOMICO E… BUCOLICO.

A questo pro, vediamo alcuni esempi di come veniva pubblicizzato il cemento amianto (fibrocemento) dalla ditta Eternit.

Questo è uno spot pubblicitario della ditta Eternit che consiglia di costruire tutto a base di cemento amianto. Non capisco la lingua straniera dello spot, quindi non posso dire cosa dicono, ma posso notare la coppietta in dolce attesa e l’ambientazione bucolica che suggerisce l’idea di prodotto ecologico e di lunga prospettiva:

SE LA STORIA SI RIPETE…

Mi domando: ma se la responsabilità dei danni ambientali causati da Eternit ricade sulle vittime, sugli acquirenti cittadini, che cosa può garantirci che non si ripetano operazioni analoghe, visto che il produttore non è minimamente responsabilizzato e se la ride due volte alle spalle delle vittime, totalmente impunito?

Che garanzia abbiamo che, tra qualche anno, quello che oggi viene pubblicizzato come ecologico non si scopra, invece, cancerogeno e noi dovremo ancora pagarne i danni, oltre a quelli biologici, anche quelli per la  bonifica ambientale?

E mi chiedo anche perché Beppe Grillo, con il suo Movimento Cinque Stelle di incattiviti giustizieri scatenati contro le vittime di Eternit, non organizzi invece una class action” verso Eternit per il risarcimento dei danni.

Perché, se “chi sporca paga” a sporcare è stato Eternit, gli acquirenti si sono fidati della pubblicità, come oggi si fidano della pubblicità dei pannelli solari e altri sistemi di edilizia e perciò non dovrebbero essere considerati responsabili, un domani uscisse la notizia che i pannelli solari sono cancerogeni o altro, ma oggi dobbiamo attenderci che la cosa potrebbe ripetersi per impunità.

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