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Profughi in quartieri bene a Capalbio e scoppia la protesta dei radical chic

Il sindaco (PD), "In 19mila ettari bisognava metterli proprio là?"
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di Sara Palazzotti | 14 Agosto 2016


A scegliere la residenza di accoglienza a Capalbio per 50 profughi è stato il viceprefetto di Grosseto Luigi Manzo. Così, sarebbero pronti a scendere in piazza per protestare: il sindaco della cittadina, i cittadini e gli intellettuali che hanno casa a Capalbio. La protesta è prevista per il 25 agosto prossimo, alla vigilia del Premio Capalbio (che lo scorso anno ha visto premiato anche Romano Prodi).

La protesta sarebbe scattata contro l’accoglienza di solo 50 migranti che dovrebbero però trovare ristoro in un quartiere di lusso della cittadina toscana il prossimo mese di settembre. Il Corriere della sera ((Cinquanta profughi tra le ville vip E anche Capalbio fa le barricate)) presenta una mappa con indicati alcuni dei VIP interessati alla zona: Alberto Asor Rosa, Vittorio Emiliani, Giorgio La Malfa, Claudio Petruccioli, Furio Colombo, Franco Bassanini, Nicola Caracciolo. Ma la lista sembrerebbe essere molto più lunga. Vedremo il 25 agosto.

Le residenze destinate all’accoglienza sarebbero strutture molto ben arredate situate in un condominio residenziale di lusso a Poggio del Leccio – secondo quanto riportato da Repubblica ((Capalbio in rivolta per i profughi nelle villette del borgo. Il sindaco Pd: “Così creano un ghetto”)) – poco distante dal borgo medievale di Capalbio, immerso nel verde e olivi secolari.

Vista la location, scoppia la protesta della sinistra radical chic, in prima fila il sindaco del PD, Luigi Bellumori, che questa volta denuncia l’incongruenza assistenziale discriminatoria tra cittadini italiani e persone straniere e in condizione per di più ancora da accertare e avrebbe – secondo quanto riportato da Il giornale ((Migranti ospitati nelle ville di lusso: a Capalbio anche il Pd protesta)) – dichiarato quanto segue:

A un poveraccio sfrattato non posso pagargli una stanza. E per queste persone, dallo status da accertare, se ne spenderanno 33,50 al giorno. Il problema è la concentrazione nell’area più residenziale della perla della Maremma che, come Capri e Portofino, attrae turismo culturale. In 19mila ettari bisognava metterli proprio là?

Quindi, in verità, il sindaco di Capalbio non pare sinceramente interessare proprio del poveraccio italiano, se i migranti fossero alloggiati in altro luogo dei 19mila ettari, gli andrebbe bene. Il suo problema è che sono alloggiati proprio lì, in un luogo turistico e in ville di lusso. Infatti, lo stesso sindaco di Capalbio avrebbe dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera:

Sono del Pd, diamine, bisogna accogliere, per carità. Ma queste sono ville. E di gran lusso. Con giardino. Finemente arredate. Nel centro storico.

Quella del prefetto, invece, pare un’ottima scelta. Ci chiediamo: perché inviare questa brava gente immigrata sempre in zone residenziali medie o basse? Sono brava gente! Rifugiati che scappano dalle guerre. Non comprendiamo l’allarmismo del sindaco di Capalbio!

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In conclusione, speriamo che altri prefetti prendano l’esempio e che gli immigrati siano sempre più spesso accolti in zone residenziali ricche, preferibilmente nei pressi delle abitazioni di politici del PD e intellettuali affini. Anche qualcuno vicino a casa di Laura Boldrini (la promotrice dello stile di vita migrante per molti di noi, ascolta e vedi per credere).

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