Signora Scienza, dove va in vacanza?
_ |
Devo dire una cosa importante sulla Scienza. Non è possibile sentire certi discorsi su di Ella – così pronominata per enfasi – ma meglio dire su di Essa – così pronominata per essere.
È incredibile quanta gente – anche “intellettualoni” e “filosofoni” famosi – parli di Scienza come fosse una persona fisica. È una cosa ridicola, fastidiosa, neuronicamente irritante. Assurda, insomma.
Infatti, è evidente a chiunque che la Scienza non è una persona fisica. Eppure accade spesso che ne parlino come se lo fosse, attribuendole aggettivi da individuo in carne e ossa e persino azioni. Non lo fanno solo con la Signora “Scienza”: succede anche con il Signor “Proletariato” e con il Signorotto “Stato”. A tal punto che, ogni volta, mi trovo a chiedere agli interlocutori il recapito telefonico, l’email, la fototessera, un dato anagrafico di questi illustri personaggi.
Il numero di telefono della Sig.ra Scienza, del Sig.Proletariato e del Sig.Stato, chi ce l’ha?

A conferma che quello che dico è vero – cioè che questi signori e signore non sono persone fisiche e che non si dovrebbe usare la terza persona per descrivere le loro azioni e pensieri – porto un fatto concreto: nessuno, ripeto, nessuno è mai riuscito a fornirmi i loro dati anagrafici, né un recapito per contattarli e chiarire la questione.
Eppure, anche se lo fai notare, niente da fare! Insistono con questa visione antropomorfica e continuano a usare immaginari degni di un romanzo per descrivere questi enti astratti.
Così, un giorno, appena un istante prima che provassi a invocare, in mancanza di un numero di telefono, la Signora Scienza per farci una partita a bridge e porle alcune domande, mi è sopraggiunta una sorta di ispirazione poetica – mentre anche uno spigolo del muro sembrava guardarmi con interesse.
Forse che questa poesia sia stata suggerita dallo spirito scientifico della Scienza medesima da me invocata? Forse no. Forse non vuole saperne di prendersi le responsabilità delle vere persone fisiche che la manipolano. Ma nella di Essa speranza (chiamiamola così), vi passo questa composizione. Magari chiarisce qualcosa, più di un articolo di 80 pagine che complicano tutto con folli e sofisti-cati giri di parolone, che stringi, stringi…
Mi prendo la licenza e vi passo la poesia, che mi pare degna di stare anche qui, tutto sommato:
SIGNORA SCIENZA
===================
Per i moti,
lenti o veloci,
giusti o sbagliati,
della coscienza,
non si può dare
merito o colpa
alla figura astratta delle signora Scienza.
Si chiede di avere fede nella Scienza.
Dicono: “Ella procede”.
Eppure, mai vidi Scienza passeggiare.
Ella non procede.
Non procede perché non può:
Ella, Scienza, non ha gambe, mani e testa.
Indi, chiedono fede in chi?
Chi vuole fede?
Chi porta la Scienza?
Chi procede?
Gli scienziati procedono, conducono la Scienza,
loro hanno gambe, mani e testa.
Loro, scienziati, esseri umani,
e in quanto tali, erronei e corruttibili,
e quando coraggiosi
emarginabili e addirittura sopprimibili.SP||>31/08/2013
Copyright © Tutti i diritti riservati
E, per gentilezza, non commentate tipo: “Sì, ok, ma alla fine non hai detto dove va in vacanza!”. Chiedetelo a coso… lì… inizia con la H, come si chiama? Hegel. Chiedetelo a lui che ve lo saprà sicuramente dire in modo chiaro e sintetico. Si fa per dire…
Ti suggeriamo di leggere:

Webmaster e articolista.