Scoperto meccanismo di corruzione nei concorsi di accesso alle forze armate e di polizia

Durante un’indagine avvenuta nel 2021, i Carabinieri del Ros, coordinati dalla procura di Foggia, hanno scoperto un presunto meccanismo di corruzione legato ai concorsi di accesso alle forze armate e di polizia.

Secondo le indagini, quattro sottufficiali e un ufficiale dell’Aeronautica militare, con la complicità di un dipendente del ministero dell’Istruzione, avrebbero organizzato un sistema in cui i genitori degli aspiranti militari pagavano ingenti somme di denaro per superare i concorsi.

Il sistema funzionava in questo modo: i candidati ricevevano le prove concorsuali in anticipo o veniva interceduto per influenzare il voto delle prove fisiche o le visite mediche necessarie all’idoneità. Le tariffe per il trucco delle prove variavano a seconda del tipo di prova, e i pagamenti venivano effettuati dai genitori solo al termine della selezione, una volta pubblicata la graduatoria.

I due principali indagati, sottufficiali in servizio presso il 32° Stormo di Amendola, sono stati arrestati e portati in carcere, mentre un altro sottufficiale è stato posto ai domiciliari. Altri soggetti coinvolti sono stati sottoposti a obbligo di dimora e sospensione dai pubblici uffici per 4 mesi.

I sottufficiali, al fine di preparare i candidati, tenevano lezioni presso le proprie abitazioni. Sfruttando i loro contatti con gli addetti al reclutamento, riuscivano ad ottenere in anticipo alcune prove concorsuali e a influenzare il processo di selezione in cambio di denaro. Durante le indagini, sono stati sequestrati oltre mezzo milione di euro, mentre già nel mese di novembre 2021 erano stati sequestrati 215 mila euro e orologi di valore. L’inchiesta coinvolge anche parenti dei candidati e un sottufficiale della Guardia di Finanza.