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FALSE FLAG – PSYOPS… doppio gioco, distrazione di massa

Gli attentati sono finti? boh per sicurezza limitiamo le libertà. Ma comunque gli islamici sono pericolosi? No! Se gli attentati sono falsi
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di Sara Palazzotti | 15 Luglio 2016


Già si comincia a parlare, anche giustamente, di simulazioni per l’attentato di Nizza. Si tratterebbe di evidenze abbastanza maldestre ((facebook.com/rosario.marciano.tankerenemy)).

La strage di Nizza è stato un attentato terroristico avvenuto il 14 luglio 2016 nel dipartimento delle Alpi Marittime a Nizza, in Francia, quando un uomo, di religione islamica, alla guida di un autocarro, ha volontariamente investito in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti pubblici in occasione della festa nazionale francese nei pressi della promenade des Anglais.

Wikipedia – Strage_di_Nizza

Ora mi chiedo, supponiamo che sia veramente un altro “false flag” ((False flag (in italiano operatività sotto falsa bandiera) è una tattica segreta condotta nell’ambito di operazioni militari o attività di spionaggio, condotte in genere da governi, servizi segreti, e agenzie d’intelligence, progettata per apparire come perseguita da altri enti e organizzazioni, anche attraverso l’infiltrazione o lo spionaggio di questi ultimi. wikipedia.org/wiki/False_flag)): perché organizzare tutte queste simulazioni, tarocche e costosissime, quando sarebbe molto facile ed economico, per loro, organizzare un vero attentato semplicemente pagando un kamikaze?

false flag attentati
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La risposta che mi sono data, nell’ottica del doppio gioco nel doppio gioco, che deve essere considerato come strategia utilizzabile dai servizi segreti e dai criminali delle varie fazioni, più o meno in conflitto e/o collaborazione, è che la discussione di popolo che si innesca diventa un’arma di distrazione di massa e strumento di confusione. È evidente che VOGLIONO far nascere dubbi sulla veridicità degli attentati. Così non capisci più chi è il nemico, non capisci più cosa sta succedendo. E non parli più dei problemi, masse di persone sono impegnate per ore e ore a parlare di dettagli di questi attentati, che sono caratterizzati da indizi di “false flag” fin troppo evidenti, troppo maldestri e quindi sospetti di volontà.

L’attentato serve, sì, per giustificare restrizioni di libertà, ma il “false flag” serve anche per farti credere che gli islamici non sono nemici, ma sono vittime e sono brave persone. E quindi non devi preoccuparti se c’è un’invasione di islamici. Queste operazioni, così poco “professionali” gli consentono di ottenere un doppio risultato utile per i loro scopi, perché coesisteranno l’effetto repressivo dell’attentato e l’effetto di delegittimazione di allarme di invasione islamica del false flag.

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