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€.5.200 euro al mese per ogni migrante, voi tirate la cinghia!

Oltre 4 milioni di euro + IVA, per 3 mesi, per 250 migranti. Prescritto anche il rispetto delle abitudini alimentari religiose. Evidente che la fame è poca.
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di Sara Palazzotti | 15 Luglio 2020


E’ del 14 luglio 2020 il bando di gara per l’appalto della Protezione Civile ((Bandi di gara e contratti Avviso – Protezione civile)), per servizio di noleggio navi soccorso di migranti in mare e la permanenza sulla stessa per quarantena di sicurezza da pandemia coronavirus.

Il servizio richiesto nel bando della Protezione Civile è il seguente:

“Servizio di noleggio di unità navali battenti bandiera italiana e/o comunitaria funzionale all’assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi nell’ambito dell’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”.

COSTO PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

Leggiamo direttamente dal bando della Protezione Civile, l’ammontare della spesa è stimato in oltre 4 milioni di euro + IVA, per 3 mesi, fino al 31 ottobre 2020 per 250 migranti:

Il costo per lo svolgimento del servizio è costituito da un corrispettivo a corpo, pari a € 3.030.000,00, oltre I.V.A., ed uno a misura, pari a € 1.007.475,00, oltre I.V.A, secondo quanto indicato nell’Allegato tecnico, per un importo stimato complessivo pari ad € 4.037.475,00 oltre I.V.A., e trova copertura sulle risorse all’uopo stanziate dal Dipartimento della protezione civile. In deroga all’articolo 106 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, qualora in corso di esecuzione le circostanze emergenziali lo richiedano, si provvederà all’aumento o alla diminuzione delle prestazioni anche oltre il quinto dell’importo del contratto.

Secondo l’allegato tecnico al bando ((Allegato tecnico – Protezione Civile)), i requisiti minimi sono i seguenti:

Tipo nave: passeggeri ro-ro Classe A.

a) Certificati (nave ed equipaggio) e relativi services devono rimanere in corso di validità per tutta la durata del contratto.

b) Capacità di trasbordo da piccole unità che hanno effettuato il soccorso ai naufraghi (es. portello pilota).

c) Disponibilità di un numero di cabine atte ad ospitare un numero di circa 250 migranti in regime di quarantena (orientativamente da impiegare ad uso singolo ad eccezione di eventuali nuclei familiari), con impianto di ventilazione indipendente o possibilità di aereazione diretta con l’esterno.

d) Possibilità di confinamento in area controllata di almeno dieci migranti con sintomi di contagio COVID-19 con impianto di ventilazione indipendente o possibilità di aereazione diretta con l’esterno; il confinamento deve avvenire in cabina singola, comprensiva di locale igiene indipendente.

e) Disponibilità di un numero di cabine singole, comprensiva di locale igiene indipendente, non inferiore a 35 da destinare al personale in assistenza sanitaria.

f) Vitto da erogarsi anche in conformità ai dettami delle diverse religioni.

g) Pick-uparea/landing area.

h) Metri lineari di ponte carico non inferiore a 300 m.

i) Imbarco personale sanitario secondo le previsioni del DM 13 giugno 1986 (per navi RORO) da destinare al solo equipaggio (vista la presenza dell’assistenza sanitaria per i migranti).

j) Imbarco personale addetto al controllo (security) delle aree confinate dedicate all’accoglienza dei migranti a similitudine di quanto avviene nei centri di accoglienza.

k) Individuazione aree per accoglienza e registrazione naufraghi.

l) Individuazione di idonei uffici a disposizione delle forze dell’ordine, del personale sanitario e di assistenza alla persona.

m) Individuazione di idonei locali da adibire a magazzino.

n) Mettere a disposizione locali lavanderia sia per i migranti sia per il personale sanitario e di sorveglianza.

o) Mettere a disposizione la rete wi-fi di bordo al personale sanitario/assistenza e di sorveglianza.

p) Assicurare pulizia delle cabine, aree comuni, uffici, mense ecc.

q) Realizzazione di un regolamento – tradotto nelle lingue più utilizzate (inglese, francese, amarico, tigrino, somalo, farsi, curdo, turco, hurdu, portoghese) che dovrà essere consegnato ai migranti al momento dell’ingresso a bordo e dovrà specificare le norme di convivenza e l’accesso ai servizi garantiti sulla nave da condividere con la locale Prefettura.

CONCLUSIONE

4.037.475 / 92 = € 43.885 al giorno

€ 43.885 / 250 = € 175 al giorno per ogni migrante

Che fanno circa € 5.266 al mese spesi per 1 migrante, mentre i cittadini italiani sono sempre più in difficoltà.

Notiamo il punto f). Mentre aumentano i poveri italiani e non sono stati erogati i sussidi promessi per la crisi, non basta sfamare questi migranti, non è sufficiente togliere di bocca il cibo agli italiani, bisogna anche erogargli da mangiare in conformità alle diverse religioni.

Evidentemente, è gente che non viene dalla fame, chi ha fame mangia.

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