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Le basi dello gnosticismo: cos’è il cristianesimo gnostico?

Cristo è visto come un emissario del Dio superiore, inviato per risvegliare l’umanità dalla sua ignoranza e rivelare la vera natura della realtà.
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di Sara Palazzotti | 12 Dicembre 2024 | RagionVeduta.it


Nato nei primi secoli dopo Cristo, lo gnosticismo è un movimento filosofico e religioso cristiano caratterizzato da una visione dualistica della realtà e una concezione del divino diversa rispetto al cristianesimo ortodosso.

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Dio superiore e Demiurgo: il dualismo gnostico

Nello gnosticismo cristiano, la realtà è vista come una battaglia tra due principi opposti (concetto già presente nel mitraismo): la luce e le tenebre, il mondo spirituale e quello materiale. In questo contesto, emerge la figura di un Dio superiore, spesso chiamato il Pleroma (dal greco, “pienezza”), che rappresenta la fonte della vera divinità e della conoscenza. Questo Dio trascendente è descritto come inaccessibile, ineffabile e completamente distaccato dalla corruzione del mondo materiale.

In contrapposizione al Dio superiore, lo gnosticismo sostiene che esista un’altra entità creatrice, il cosiddetto Demiurgo (concetto presente anche nella filosofia platonica) 1, un’entità inferiore e imperfetta responsabile della creazione del mondo materiale.

Il Demiurgo è descritto come arrogante, ignorante o addirittura malvagio. Secondo gli gnostici, il mondo da lui creato, quello in cui viviamo, è intrinsecamente corrotto e la materia rappresenta una prigione da cui l’anima deve liberarsi.

La scintilla divina nell’essere umano

Uno degli aspetti più particolari dello gnosticismo è la convinzione che dentro l’essere umano risieda una scintilla divina, un frammento dell’essenza del Dio superiore. Questa scintilla, intrappolata nel corpo materiale, aspira a tornare al Pleroma, ma può farlo solo attraverso la gnosi, ovvero una conoscenza intuitiva e diretta della verità divina.

Il ruolo di Cristo nello gnosticismo

Nel cristianesimo gnostico, la figura di Cristo assume un ruolo centrale, ma con caratteristiche differenti rispetto alla teologia tradizionale. Cristo è visto come un emissario del Dio superiore, inviato per risvegliare l’umanità dalla sua ignoranza e rivelare la vera natura della realtà.

Secondo alcuni testi gnostici, come il Vangelo di Tommaso o il Vangelo di Giuda, Cristo non è un salvatore nel senso tradizionale, ma un maestro spirituale che guida gli eletti verso la conoscenza. La sua missione non è quella di redimere i peccati dell’umanità attraverso il sacrificio, ma di illuminare le menti prigioniere dell’inganno del Demiurgo.

I testi gnostici e la loro visione di Dio

Molti degli insegnamenti gnostici ci sono giunti attraverso testi antichi alcuni ritrovati a Nag Hammadi, in Egitto. Documenti come il Vangelo di Tommaso, il Pistis Sophia, considerati apocrifi dalle istituzioni cattoliche, offrono una visione più articolata della teologia gnostica cristiana, secondo alcuni, la versione originale del cristianesimo.

Contrasti con il cristianesimo ortodosso

La concezione gnostica di Dio e del mondo ha generato forti contrasti con la dottrina cristiana ufficiale. In particolare per i seguenti motivi:

Visione negativa della creazione

Mentre il cristianesimo tradizionale vede la creazione come opera buona di Dio, gli gnostici la considerano il prodotto di un’entità imperfetta e malvagia.

Conflitto tra fede e conoscenza

Il cristianesimo ortodosso valorizza la fede come base del rapporto con Dio, mentre lo gnosticismo privilegia la conoscenza come unica via di salvezza.

Pluralità divina

Il Dio superiore e il Demiurgo riflettono una molteplicità teologica estranea al monoteismo ortodosso e cattolico, anche se potremmo assimilarlo all’antagonismo tra Dio e Satana, l’angelo caduto

Rifiuto di gerarchie ecclesiali

Ritenute manifestazioni di un potere mondano e materiale, spesso associate al controllo maniacale del Demiurgo. Questa visione trova espressione nei testi gnostici, in cui l’attenzione si concentra sulla conoscenza interiore e sul rapporto diretto con il Dio superiore. Gli gnostici non riconoscevano il valore della successione apostolica come fonte di autorità spirituale e vedevano le nascenti strutture gerarchiche della Chiesa come strumenti per allontanare le persone dalla vera conoscenza e mantenere il controllo su di loro attraverso la paura, la colpa e l’ignoranza. Queste divergenze portarono alla condanna dello gnosticismo come eresia nei primi concili ecclesiastici.

Conclusione

Il Dio dello gnosticismo cristiano rappresenta una sfida radicale al monoteismo tradizionale, proponendo una visione del divino che è al tempo stesso trascendente e immanente, distante e vicino. Questa complessità teologica riflette il tentativo degli gnostici di rispondere alle grandi domande sull’origine del male, sul destino dell’anima e sul senso della vita.

Sebbene lo gnosticismo sia stato marginalizzato e perseguitato, il suo lascito intellettuale e spirituale continua a stimolare riflessioni profonde sulla natura di Dio e sul rapporto tra materia e spirito 2.

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BIBLIOGRAFIA - Le basi dello gnosticismo: cos’è il cristianesimo gnostico?

  1. Elementi di somiglianza tra Platone e lo gnosticismo ↩︎
  2. La biblioteca di Nag Hammadi, edizione italiana a cura di Luigi Moraldi.
    Jonas, Hans, La religione gnostica.
    Rudolph, Kurt, Lo gnosticismo: natura e storia di una religione tardo-antica. ↩︎
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