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Impotenza effettiva e impotenza appresa, psicologia

la loro identificazione è cruciale per accrescere la consapevolezza, controllare la frustrazione e agire in modo più efficace
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di Sara Palazzotti | 11 Dicembre 2024 | RagionVeduta.it


Il concetto di impotenza effettiva, distinto dall’impotenza appresa, evidenzia due condizioni psicologiche ed esistenziali profondamente diverse.

  • L’impotenza appresa è quel sentimento che persiste anche quando non ci sono ostacoli.
  • L’impotenza effettiva è quel sentimento che persiste quando gli ostacoli persistono e si moltiplicano.

Esempi di impotenza appresa e impotenza effettiva:

1) è impotenza appresa quando, ad esempio, un cane tenuto chiuso dentro una gabbia non prova più ad aprire la porticina per uscire, perché ha fatto mille tentativi ed era sempre chiusa, se un giorno la porta è aperta non si accorge, perché ha rinunciato.

2) è impotenza effettiva quando un cane tenuto chiuso dentro una gabbia continua a fare i suoi tentativi per uscire, riesce quasi a scardinare la porticina, ma c’è sempre qualcuno che arriva, ripara e blocca la porta.

Impotenza appresa

Si manifesta quando un individuo o un animale interiorizza la convinzione che qualsiasi azione sia inutile, anche in situazioni in cui un cambiamento è possibile. Questo stato è spesso il risultato di esperienze ripetute di fallimento in competizioni, contrasti e inutilità dell’azione per il superamento degli ostacoli. Nel caso del cane chiuso nella gabbia, dopo molteplici tentativi falliti di aprire la porticina, smette di provarci, ignorando anche eventuali nuove possibilità di fuga. Si tratta di una trappola mentale, dove l’ostacolo non è più presente, ma è diventato abitudine ed è atteso.

Impotenza effettiva

Qui, la situazione è opposta: il blocco non è solo psicologico, ma anche pratico. Gli ostacoli persistono e si rinnovano, rendendo l’azione inefficace, nonostante l’impegno. Tornando all’esempio del cane, anche quando riesce quasi a scardinare la porta, l’intervento costante di qualcuno, che ripara e blocca la porta della gabbia, impedisce la liberazione. Questo tipo di impotenza è determinato da condizioni esterne reali e non dalla percezione o dalla mancanza di tentativi.

Questa distinzione ha implicazioni significative nel comprendere il comportamento umano:

  • Nell’impotenza appresa, l’intervento dovrebbe focalizzarsi sulla riattivazione della motivazione e sulla ristrutturazione cognitiva.
  • Nell’impotenza effettiva, invece, è necessario rimuovere gli ostacoli esterni o individuare strategie alternative che consentano di superare i blocchi.

Conclusione

Queste due situazioni possono, in alcuni casi, intersecarsi. L’impotenza effettiva essere causa di rinforzo e di amplificazione dell’impotenza appresa. La loro identificazione e quotazione è cruciale per accrescere la consapevolezza, controllare la frustrazione e agire in modo più efficace, anche per il soggetto che dovesse comunque rimanere bloccato in condizione di impotenza effettiva.

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