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Polemiche per il presepe modernista (mesopotamico) in piazza S.Pietro in Vaticano

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di Sara Palazzotti | 12 Dicembre 2020


Il presepe allestito in piazza San Pietro in Vaticano, per quest’anno 2020, segnato dalle limitazioni di libertà personali per covid, ha sollevato molte polemiche (in basso trovi le foto).

Il presepe è stato inaugurato, in piazza San Pietro, il giorno 11 dicembre 2020 alle ore 17:00. Non si tratta di un presepe consueto, ma di un’opera d’arte prodotta negli anni 1965/75. L’opera è un presepe monumentale realizzato in ceramica, da alunni e docenti dell’Istituto d’arte “F. A. Grue”, attuale liceo artistico statale per il design di Castelli in provincia di Teramo, regione Abruzzo, ed è stata donata quest’anno al Vaticano ((Un presepe per rinascere)).

Schermata di “Un presepe per rinascere”, il sito web dell’evento.

Secondo alcuni critici d’arte, si tratta di un capolavoro di arte post-moderna, ma molti fedeli cattolici sono rimasti, a dir poco, disgustati ((Vatican News – Pagina Facebook)):

Il presepe allestito in piazza San Pietro, in effetti, manca di quelle forme tradizionali che caratterizzano un presepe cattolico:

  • mancano elementi paesaggistici e sociali
  • le figure, che rappresentano i protagonisti, sono degli insoliti simulacri, più che raffigurazioni di persone umane
  • mancano di soavità e candore tipici del presepe di tradizione cattolica

Diciamo che il presepe in mostra in Vaticano in piazza San Pietro, per il 2020, sembra voler rappresentare una rottura netta con la tradizione del Natale cattolico e, in aggiunta, si notano chiari richiami a religioni pre-cristiane, come spiegano nel sito ufficiale dell’evento, “Un presepe per rinascere“:

“L’opera sembra trarre ispirazione da epoche e stili diversi, soprattutto di provenienza orientale: la parte strutturale “a colonna” e alcuni particolari descrittivi come i capelli e la barba ricordano la scultura mesopotamica“.

Un presepe per rinascere

Non si può fare a meno di notare anche una figura che sembra contenuta in una tuta da astronauta, che pare introdurre nel presepe la teoria degli antichi astronauti alieni, correlata proprio alle religioni mesopotamiche.

Cosa pensi del presepe in Vaticano per il 2020?

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