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Crisi, si torna all’affitto di stanza, ma per migranti

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di Sara Palazzotti | 24 Dicembre 2015


Promo un po’ ovunque, ben presentato, lo chiamano “Network Refugees Welcome”, un circuito per dare accoglienza ai rifugiati. E viene da pensare, se hai un mutuo da pagare, guadagnare qualche soldo affittando una camera del tuo appartamento a un rifugiato, ci sta, no?

RITORNO AL PASSATO

Niente di nuovo, lo facevano già molti anni fa, quando c’era povertà, anche durante la guerra. Affittavano camere. E del resto, se oggi è tornata la povertà anche qui in Europa, che ci si può fare? Niente. E questa è una bella occasione per dare accoglienza in casa tua e tirarci su qualche soldino anche tu.

Una locuzione trendy, un sito all’ultima moda e vai con l’affitto di stanza a stranieri, però! Solo stranieri. Strano, che non abbiano mai pensato di farlo per i poveri italiani, quelli che stanno nei dormitori, chissà perché?

COME FUNZIONA L’ACCOGLIENZA

benvenuti rifugiati

Facile, lo spiegano loro nel sito ((Network Refugees Welcome))

Vi mettono in contatto
Quando ti sarai registrato, un’organizzazione che si occupa di rifugiati nella tua città ti aiuterà a trovare un/a coinquilino/a idoneo/a per voi. In seguito vi metteremo in contatto per farvi conoscere. Se l’incontro sarà andato a buon fine, la persona ospite si trasferirà il prima possibile a casa vostra. Nell’ elenco delle domande più frequenti (FAQ) spieghiamo perché è importante che il trasferimento avvenga subito dopo l’incontro.

Iniziano il finanziamento
Ci sono vari modi per finanziare il percorso di inclusione sociale, molto dipende dalla posizione legale del migrante (FAQ). Attiveremo delle campagne di micro crowdfunding per sostenere le nuove convivenze, ma abbiamo bisogno anche della tua collaborazione e della tua generosità. Noi consigliamo le micro-donazioni: attivando una rete di amici e famigliari che vogliono aiutarti e sentirsi parte di questa esperienza, raccoglieremo piccole donazioni mensili per aiutati a sostenere le spese dell’affitto. Mandiamo delle richieste via mail ad amici e conoscenti ed entro l’arco di due settimane l’affitto per il primo anno sarà garantito. I contributi mensili variano dai 3 € ai 50€ e saranno versati attraverso bonifici bancari o donazioni anticipate.

Si comincia!
Dopo che vi siete conosciuti, il/la vostro/a nuovo/a coinquilino/a si trasferirà a casa vostra. Noi continueremo ad assistervi in ogni momento e ad essere reperibili per eventuali vostre domande. Alla vostra famiglia e al vostro ospite sarà assegnato un volontario a cui rivolgervi per ogni questione, se poi ci sono problemi, il referente locale o quelli nazionali saranno sempre a vostra disposizione. Infatti avete in ogni momento la possibilità di rivolgervi all’associazione per i rifugiati che ha reso possibile l’incontro. L’ente gestore, infatti, resta responsabile e referente del rifugiato: sia per tutti gli aspetti legati al suo iter legale, sia per il sostegno e la facilitazione del suo inserimento nella società e l’accesso alla formazione.

Chissà perché per gli italiani in difficoltà economiche queste cose non le fanno? È strano, no?

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