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Energia: azionisti ENEL group, chi sono nel 2022?

In grave crisi energetica, possiamo comprendere facilmente quanto è importante e strategico, anche dal punto di vista geopolitico e militare, oltre che redditizio, il comparto industriale dell'energia.
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di Sara Palazzotti | 16 Settembre 2022


Con la crisi energetica in atto nel 2022, anche a causa delle ritorsioni da sanzioni contro la Russia, per il conflitto in Ucraina, il comparto industriale energetico è diventato particolarmente strategico per il benessere nazionale: cerchiamo di capire chi sono gli azionisti della massima industria dell’energia in Italia, Enel.

Prima, facciamo un passo indietro con un breve riassunto della storia di Enel.

TRASFORMAZIONI DI FORMA DI ENEL

All’inizio ENEL, fondata nel 1962 dallo Stato Italiano, era un ente pubblico, interamente controllato dallo Stato Italiano.

Oggi, ENEL è una multinazionale sul mercato azionario. Lo Stato Italiano detiene solo poco più del 20% delle azioni (dati 2020).

Chi ha trasformato Enel da ente pubblico in società per azioni?

  1. Nel luglio del 1992, lo stesso anno degli attentati mortali a Falcone e Borsellino (ucciso proprio nel luglio dello stesso anno), con la legge n. 359/92, il governo di Giuliano Amato (attuale componente della Corte Costituzionale) ha trasformato Enel in SpA (società per azioni).
  2. Nel 1999, Pier Luigi Bersani, con il Decreto Bersani, liberalizzava il mercato elettrico; stabilì un riassetto societario di Enel con la separazione delle attività di produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia, affidate a tre società distinte: Enel Produzione, Enel Distribuzione e Terna (ceduta da Enel nel 2005). Il Decreto di Pier Luigi Bersani stabilì una soglia massima di produzione di energia elettrica per ENEL al massimo pari al 50% dell’intera produzione sul suolo nazionale.

CHI SONO GLI AZIONISTI DI ENEL OGGI

Compreso chi è stato ha destrutturare e privatizzare ENEL, andiamo a vedere qual è la situazione attuale dell’ex-ente pubblico oggi Spa. Possiamo capire, anche se in modo molto generico, chi sono gli azionisti di Enel, visitando il sito istituzionale qui:

https://www.enel.com/it/investitori/investimenti/azionisti

I dati pubblici NON sono attuali, risalgono al 31/12/2020

L’azionariato, al 2020, è così composto (fonte Enel):

  • investitori individuali (anche stranieri) 14,1%
  • Investitori istituzionali (anche stranieri) 23,6%
  • Ministero dell’economia e delle finanze (Stato Italiano) 23,6%

Questa è, invece, la ripartizione geografica dell’azionariato di Enel Spa, sempre al 2020 (fonte Enel):

  • Italia ___ 6,7%
  • Nord America ___ 46,4%
  • Regno Unito ___13,3%
  • Altri Stati Europei ___ 15,3%
  • Germania ___ 6,4%
  • Francia ___ 5,5%
  • Altri Stati del Mondo ___ 6,4%

CONCLUSIONE

Nel contesto del conflitto mondiale in corso, ormai inequivocabilmente innescato dalla guerra in Ucraina, per via delle sanzioni contro la Russia, che ha risposto con altre ritorsioni, per le forniture di materiali energetici, è fondamentale capire chi controlla il mercato dell’energia sul territorio nazionale dello Stato Italiano.

In grave crisi energetica e nel contesto di un conflitto bellico ed economico mondiale, possiamo comprendere facilmente quanto è importante e strategico, anche dal punto di vista geopolitico e militare, oltre che redditizio, il comparto industriale dell’energia.

Non so voi cosa ne pensiate, trovo inquietante che all’Italia spetti, di fatto, una percentuale ridicola e ininfluente di controllo della più importante industria dell’energia in Italia.

Ricordatevene quando, eventualmente, come già hanno prospettato, cominceranno a razionare l’energia per i cittadini (e vi toccherà accendere le candele) e anche, ovviamente, per le ultime aziende rimaste attive sul territorio italiano e che facilmente potranno fallire ed essere acquistate a prezzo di realizzo da qualche straniero, magari azionista (o amico di azionista) di Enel.

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