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Referendum uscita dall’Euro: inutilità e dannosità

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di Sara Palazzotti | 7 Gennaio 2015


Beppe Grillo, nel suo discorso di fine anno 2014, ha parlato ancora del referendum per uscire dall’Euro e lo ha presentato come un progetto importante e risolutivo, efficace per uscire dall’Euro.

Ciò è incredibile, perché il referendum che propone Grillo, anche se andasse a buon fine, non avrebbe nessun effetto sull’uscita dall’Euro poiché si tratterebbe di un referendum consultivo, secondo le limitazioni costituzionali dello strumento referendario.

GRILLO CI PRENDE IN GIRO?

Beppe Grillo non può non sapere che il referendum per uscire dall’euro sarebbe una lungaggine burocratica, in ogni caso, inefficace. E, se pensa di ottenere qualcosa sul piano della comunicazione, bisognerebbe dirgli che la situazione e grave, e tra un po’ non ci sarà quasi più nulla da salvare uscendo dall’Euro. Ormai, Grillo e i grillini sono in Parlamento con il Movimento Cinque Stelle da quasi due anni e non stanno ottenendo niente di consistente, e la situazione peggiora ogni giorno. L’unico effetto macroscopico ottenuto dal Movimento Cinque Stelle è creare qualche aspettativa, che si rivela sempre illusoria, con l’unico risultato di “tenere buona la folla”.

grillo fuori euro 2015-01-07_01930

DANNOSITA’ DEL REFERENDUM PER USCIRE DALL’EURO

Tra l’altro,  il referendum di Beppe Grillo per uscire dall’Euro è, oltre che inutile, anche dannoso, poiché sottointende l’accettazione popolare della precedente adesione all’Euro operata dai firmatari dei Trattati Europei in modo del tutto illegittimo.

COSA BISOGNA FARE PER USCIRE DALL’EURO

Quello che bisogna fare per uscire dall’Euro è, semplicemente, denunciare un furto (disconoscere l’adesione all’Euro, mai accettata), chiedere il risarcimento dei danni e la restituzione del bottino. Inoltre, denunciare anche le numerose clausole vessatorie contenute nei trattati europei. Infatti, alcune nazioni sono esonare dall’obbligo di adesione all’euro.

Nessun furto di sovranità necessita di essere approvato, o disapprovato, da una maggioranza – e non dimentichiamo che, ad un eventuale referendum, la massa potrebbe anche votare contro l’uscita dall’Euro (la propaganda può ottenere di tutto). Se così non fosse, significherebbe che si potrebbe instaurare una dittatura con voto di maggioranza, invece non è così. Non tutto può essere oggetto di votazione. Un crimine non può essere legittimato da un voto di maggioranza, e non necessita di un voto di maggioranza per essere risanato. E’ sufficiente una sola persona che denunci e, in questo caso, il crimine dovrebbe, addirittura, essere perseguito d’ufficio.

CONCLUSIONE

Il furto della sovranità, operato dai firmatari dei trattati europei, è un’illegalità. Ciò che serve per uscire da questo incubo è una denuncia. Ovviamente, servono anche dei giudici che facciano il loro dovere. Se, invece, ci ritrovassimo dei giudici simili a quello della favola – non troppo favola – di Pinocchio, allora bisognerebbe pensare più a fondo a cosa fare per difendersi dall’illegalità dell’adesione all’Euro. E se Beppe Grillo insistesse ancora con il referendum sull’uscita dall’euro si farebbero sempre più forti i dubbi sulle sue reali intenzioni.

Bibliografia e linkografia

  • Referendum wikipedia – “referendum consultivi: per sentire il parere popolare circa una determinata questione politica (mera richiesta di parere legalmente non vincolante quanto alla decisione successiva)”
  • Clausole vessatorie nei Trattati Europei – solamente la Danimarca e il Regno Unito sono in possesso di una deroga ai protocolli del Trattato di Maastricht; a esse non è legalmente richiesto di unirsi all’euro
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