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Sei in grado di sostenere gli studi di settore?

L'ormai rituale domanda dei commercialisti.
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di Sara Palazzotti | 26 Gennaio 2018


STUDI DI SETTORE

Un aspirante lavoratore autonomo, piccola impresa, va dal commercialista, per avviare qualche attività e il commercialista dice:

“Bisogna capire se sei in grado di sostenere le tasse richieste dagli studi di settore!”.

Ma ci rendiamo conto?

E così da anni e anni. Loro possono tutto, invece, le piccole imprese (a meno che non abbiano “protettori”) devono pensare agli studi di settore. E non gli frega niente che “c’è crisi”, lo scrivono nelle leggi, nelle circolari, si tengono la spada di Damocle in pugno.

COSTRETTI DAL FISCO A CESSARE LE ATTIVITÀ

Ho conosciuto una signora disperata, figli disoccupati in alternanza a lavoretti miserabili e marito depresso sul divano, perché, “padroncino” con il camion, è stato costretto dall’ADE (Agenzia Delle Entrate) a cessare il lavoro, perché non riusciva a sostenere gli studi di settore. Quindi, queste persone avevano perso anche quel minimo di reddito da schiavi stabile che portava a casa il marito della signora, costretto a fare niente e distrutto dall’umiliazione.

Cosa sono gli studi di settore?

leggi qui

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